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Teatro della risata

La risata è un fenomeno naturale, e per “generarla” non occorre necessariamente la comicità, ma l’umorismo ci insegna che uno dei metodi universali per vivere felicemente consiste nella disponibilità
al reciproco e alla versatilità. Rispetto alla rigidità delle regole e all’innaturale logico che fin troppo spesso ci fanno subire e non vivere ma sopravvivere occorre una distanza emotiva capace di trasformare, come esempio forte, le “cose” tragiche in divertenti.
In quasi tutti i corsi o laboratori che conduco ad un certo punto propongo “l'esercizio della risata”: metto 5 sedie, una di fianco all'altra e, come ho visto fare dal mio maestro Lecoq, faccio vedere i livelli della risata, partendo dal sorriso. L'obiettivo consiste nell’ imparare a ridere, nel trovare la semplicità risata: la risata vera però, non bisogna sforzarsi. Durante l'esercizio, di solito chi assume il ruolo dell’occasionale “protagonista”, ovvero il soggetto costretto all’esercizio sulla sedia soffre, si rende conto che è difficilissimo. Negli altri, il “pubblico”, si scatena invece un'ilarità incontenibile.
Il “Teatro della risata” è nato da questo esercizio. Mi sono resa conto che la risata ricarica le persone, facilita la creatività e migliora il clima del gruppo.
Il riso è uno sfogo che aiuta a superare situazioni difficili, ci aiuta a percepire con lucida profondità la nostra esistenza, le nostre scelte e la nostra “posizione” nel mondo, creando al contempo un senso di benessere, di leggerezza, nonchè di liberazione.
La risata è “contagiosa”, come lo sbadiglio e il pianto.
Di certo il lamentarsi di continuo del ritmo stressante della quotidianità, non può far altro che alimentare in modo negativo lo stato delle cose. Di certo si può affermare che se circondati da persone felici sarebbe molto più facile raggiungere uno stato positivo o perlomeno essere più sereni.
Abbiamo bisogno tutti di ridere di più. Ed in questo contesto non posso fare a meno di ringraziare tutte le persone che mi hanno fatto e mi fanno ridere a “crepapelle”. Dopo queste sedute di risata spontanea siamo tutti più carichi e colmi di nuove risorse.
Nel “Teatro della risata” i partecipanti attraverso il movimento, le improvvisazioni ed i giochi teatrali riescono anche a liberarsi da rabbia, paura e ansia, emozioni che in questa situazione si sfogano con naturalezza.
 

Consigli:

  • cerca di ridere almeno 5 minuti al giorno;

  • quando vedi qualcuno ridere, sintonizzati e ridi anche tu;

  • sorridi;

  • prima di coricarti pensa ad un avvenimento della giornata e trova il lato comico;

  • affronta i “problemi seri” con ironia e humor;

  • fa qualcosa di creativo almeno 3 volte alla settimana;

  • fa qualcosa di stupido e senza senso una volta al giorno;

  • gioca come o con un bambino quando puoi;

  • prendi la vita con più leggerezza;

  • sii te stesso – una persona unica con una vita unica. Accetta la tua imperfezione;

  • autorizzati di correre dei rischi – il rischio di fallire, il rischio di sbagliarti, il rischio di apparire ridicolo. Pensa “cos'è la cosa peggiore che può succedere?;

  • apprezza di essere al centro dell'attenzione ogni tanto, e divertiti;

  • non sforzarti di essere spiritoso;

  • cerca di riconoscere la forza del momento presente, senza piangere per il passato e sognare il futuro;

  • trova gli aspetti comici della vita;

  • accetta che la vita è fatta anche di disastri, sfide, drammi e che la risata a volte può aiutare.

  Mirella Treves - P.IVA IT01962580443 - San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno AP)