I “buffoni“ in ambito teatrale sono quelle figure derivate dai più antichi “Giullari”.
Il giullare, figura emblematica del teatro medievale, era considerato a tutti gli effetti un una figura professionale, un attore, che si guadagna da vivere: divertendo il popolo nelle piazze, allietando i banchetti e le feste. Il termine generico "Giullare" venivano compresi tipologie differenti di attori: i saltimbanchi, i ballerini, i comici, gli indovini, i trampolisti, gli acrobati e gli scurrili.
Da tutte queste differenti categorie, tutte caratterizzate da peculiari qualità teatrali, il buffone diede forma ad una dimensione estetico/caratteriale molto particolare. A volte si mostrano come: sapienti, subdoli monatti, ambigui traditori, beffardi e polemici. I buffoni, indicano, giudicano, denunciano, accusano; attraverso un artisticità crudele condita di beffa emulano l’anima nera e al contempo sincera dell’umanità. Rappresentano le negazioni etiche sociali. Usando le parodie caustiche e divertenti sbeffeggiano e ribaltano i considerati sacri ma falsi valori. Temi come: la saggezza, il bene e il male, vengono “messi in scena” in un continuo susseguirsi di opposizioni con l’ambiguità buffonesca fatta di sfumature e incisi retorico/caustici.

Stage (10 ore)

• Costruzione di un buffone: corpo, andatura, voce, ecc. Ciò avverrà attraverso esercizi teatrali ed improvvisazioni specifiche.

• Fase preparatoria alla dimensione buffonesca con improvvisazioni sul tema “l’infanzia”.

• Il buffone del Re.

• Il buffone solitario.

• Le bande di buffoni ed i loro rituali.

• Scoperta della parodia, del grottesco e del fantastico.

I partecipanti impareranno, nel costume protettivo del loro buffone, a farsi beffe dell'altro, a ridere di come per esempio cammina o di come sta male perchè il fidanzato l'ha lasciato, a burlarsi di ciò che fanno gli uomini (una conferenza, un intervento, uno sport, ecc). I buffoni possono trattare e deridere anche temi drammatici dell'uomo moderno, possono prendersi gioco di tutta la società. Possono ridere ed interpretare la guerra divertendosi quando qualcuno uccide un'altro, ed hanno la libertà di ripetere la scena fino allo sfinimento solo per il loro piacere. Propongo le bande di buffoni perchè è difficile trovarli da soli, si muovono in gruppo secondo una gerarchia ben definita. Gli spettacoli realizzati con questi personaggi sfiorano il tragico-comico e permettono all'attore e al regista di esprimere temi forti e drammatici in una chiave ironica, comica e grottesca.